Insonnia: cause, sintomi e rimedi

30/03/2022- Pubblicato inI consigli di Farmacie Ravenna

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Il termine insonnia deriva dal latino insomnia e letteralmente significa “mancanza di sogni”. Nel linguaggio comune indica un'insufficiente durata del sonno, ma nella definizione clinica, si associa anche a una soggettività di scarso ristoro derivante dal sonno notturno. Questo vuol dire che un individuo è insonne non solo se dorme poche ore ma se da queste poche ore non ottiene un ristoro adeguato al mantenimento della sua funzionalità sociale e lavorativa nelle ore diurne. A parlare del tema è la dottoressa Laura Caviglia della Farmacia Comunale N. 4.

Perché è così importante dormire bene?

«Mentre si dorme, il cervello provvede con un sofisticato sistema alla sua “pulizia”, che è necessaria per il mantenimento della sua corretta funzionalità, smaltendo i prodotti di scarto del metabolismo, ossia liberandosi di tutti i sottoprodotti delle attività del giorno. Detto questo, la mancanza di un buon sonno ristoratore provoca torpore, stanchezza e ridotta prontezza dell’attività mentale».

Il sonno "ideale" quanto dura?

«Secondo studi recenti, otto ore sono sufficienti per un perfetto recupero fisiologico, che avviene prevalentemente durante le fasi Nrem e per l’incorporazione nella memoria durante le fasi Rem – di nuovi comportamenti appresi in veglia».

Quali sono le principali cause dell’insonnia?

«Poiché raramente è una patologia primaria, spesso è la conseguenza di svariate condizioni patologiche psichiche (depressione, ansia, etc.) o fisiche (disturbi della tiroide, disturbi gastrici, dolori artritici, allergie alimentari, scompenso cardiaco o ipertensione arteriosa, etc.), o il risultato di cattive abitudini riguardanti l’alimentazione, l’attività fisica e i ritmi di vita in generale. Si parla di insonnia iniziale quando la difficoltà prevalente concerne l’addormentamento iniziale; di insonnia intermedia quando a prevalere sono i risvegli a metà nottata, seguiti da difficoltà a riprendere sonno; di insonnia terminale, quando invece è presente un risveglio molto precoce, seguito dall’impossibilità di prendere sonno».

A quali rischi va incontro chi non riposa bene?

«Le conseguenze immediate, oltre all'astenia, sono gonfiore e pallore del viso, tremori, alterazione della vista e dell’olfatto, e una tendenza ad ansia e irritabilità. Se la deprivazione si protrae a lungo termine, si rischiano ipertensione, obesità, diabete, ictus e infarto.».

Prodotti consigliati per l'insonnia

Ecco alcuni prodotti utili per contrastare l'insonnia consigliati da Farmacie Ravenna: 

Ci sono sindromi correlate all'insonnia?

«Sì, le più comuni sono quelle da “jet leg” che può comparire a seguito di un rapido cambiamento di parecchi fusi orari; e quella da cambiamento di turno da lavoro, quando si passa a un turno che comprende periodi di lavoro notturni. In entrambi i casi, si manifestano uno stato di sonnolenza, affaticamento e ridotta efficienza mentale».

Situazioni di stress, come quella attuale legata all’emergenza sanitaria Covid-19, possono provocare insonnia?

«Sì, certamente. Molte persone vivono male l’isolamento sociale o quell'nsieme di paure che si scatenano ascoltando ogni giorno brutte notizie». Certamente non esiste una soluzione univoca per i disturbi del sonno.

Quali sono i primi consigli da mettere in pratica?

«Variare lo stile di vita: esporsi con regolarità alla luce solare evitare il sonnellino pomeridiano e l’attività fisica serale, ridurre nicotina, caffeina e alcool nell’arco della giornata, consumare una cena leggera, andare a letto a orario costante, evitare di guardare tv e dispositivi elettronici a letto».

Rimedi di origine erboristica?

«Valeriana, camomilla, lavanda, luppolo, passiflora, escolzia, biancospino, fiori d’arancio e di tiglio possono evitare l'utilizzo di sedativi o farmaci ipnotici. Il latte tiepido, per il suo elevato contenuto di triptofano, bevuto prima di andare a letto, si dimostra sempre un valido rimedio tradizionale. Utile è anche la melatonina, prodotta dalla ghiandola pineale con la funzione di regolare il ritmo sonno-veglia».

Se non si ottengono ancora benefici...

«Ci sono trattamenti farmacologici di vario tipo da valutare con l’aiuto di uno specialista per evitare che questo disturbo possa pregiudicare in modo significativo la qualità della vita».