Alvo Diarroico
Alvo diarroico: definizione
Con il termine alvo diarroico o più comunemente diarrea, si intende un aumento di più del 80% del contenuto di acqua nelle feci. Tale sintomatologia comporta evacuazioni ripetute di feci liquide o semiliquide nell’arco della giornata. Tra le cause della diarrea acuta vi sono le tossinfezioni alimentari dovute ai batteri ed alle loro tossine presenti in alimenti contaminati o non adeguatamente conservati definite spesso “diarrea del viaggiatore” perchè colpisce i turisti che visitano paesi dove cibi ed acqua sono a rischio di contaminazione batterica.
Anche il cambiamento di ambiente, situazioni di stress emotivo, malattie infettive o infiammatorie possono essere fattori incriminanti di tali patologia. La diarrea acuta può comportare problemi quali la disidratazione con perdita di sali minerali, mentre la forma cronica è responsabile di problemi di denutrizione quali perdita di vitamine e di principi nutritivi.
Informazioni nutrizionali sull'alvo diarroico
Il primo intervento dovrebbe consistere nella reidratazione con acqua e sali minerali mediante l’assunzione di integratori salini ed eventuali sostanze assorbenti in modo da ridurre anche la peristalsi. Successivamente si possono introdurre in maniera graduale i cibi solidi ben cotti, ad alta digeribilità con dieta normocalorica bilanciata ma se i sintomi persistono è opportuna un’indagine per valutare una sospetta intolleranza a determinati alimenti (esempio latticini). In questi casi è consigliata una frequenza di 3 pasti al giorno.
Consigli Alimentari
Sono consigliati:
- Pane bianco privo di mollica o fette di pane tostato, grissini e fette biscottate, crackers;
- Pasta da preferirsi di piccola pezzatura, riso, semolino e crema di riso;
- Carni bianche lessate (coniglio, pollame ) manzo, vitello, agnello;
- Pesce magro lessato ai ferri;
- Prosciutto crudo e cotto privati del grasso, bresaola;
- Formaggi non fermentati (ricotta,mozzarella) parmigiano reggiano;
- Uova alla coque;
- Verdure lessate o in purea(carote, patate )ma a piccole dosi;
- Mele, banane;
- Acqua, the leggero.
Sono moderatamente consigliati:
- Latte e latticini, yogurt se tollerato;
- Burro, margarina;
- Punte di asparagi, barbabietole, fagiolini, finocchi, zucchine tutte cotte ed in modeste quantità;
- Verdure crude solo dopo aver ottenuto un deciso miglioramento;
- Frutta sciroppata, gelatine di frutta (mela cotogna);
- Caffè con moderazione.
Sono sconsigliati:
- Pane preparato con farine integrali;
- Carni di maiale, selvaggina;
- Latte nelle fasi acute della malattia;
- Formaggi fermentati;
- Salame, insaccati, pancetta;
- Cacao e cioccolato al latte, gelati sfusi, dolciumi farciti;
- Succhi di frutta;
- Fragole, frutti di bosco, prugne, cachi, uva, albicocche;
- Bibite gassate, ghiacciate alcoliche;
- Pepe, peperoncino, salse piccanti, spezie;
- Legumi;
- Uova fritte o sode.