10 buste di Angelini Tachifludec Soluzione Orale in polvere

    Angelini Tachifludec Soluzione Orale Polvere 10 Buste Limone 6g

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    Angelini
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    Angelini Tachifludec è una soluzione orale per combattere i sintomi dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili con azione decongestionanteal gusto di limone.
    Formato da 10 buste.

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    Dettagli Angelini Tachifludec Soluzione Orale Polvere 10 Buste Limone 6g

    Angelini Tachifludec Soluzione Orale in polvere 10 buste Gusto Limone 6g

    Tachifludec di Angelini è un farmaco utilizzato nel primo trattamento di sintomi influenzali, raffreddori, congestioni nasali e dolori muscolari.

    Principi attivi

    Ogni bustina di Tachifludec contiene:

    • Paracetamolo 600 mg;
    • Acido ascorbico 40 mg;
    • Fenilefrina cloridrato 10 mg

    Eccipienti

    Eccipienti: Saccarosio, acido citrico, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, saccarina sodica, silice colloidale, aroma limone, curcumina (E 100). TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale (confezione gusto miele limone): saccarosio, acido citrico, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, saccarina sodica, aroma limone, aroma miele, caramello (E 150).

    Posologia

    • Posologia: Farmaco adatto per adulti e bambini al di sopra dei 12 anni. Utilizzare 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore.
    • Modalità d'uso: Sciogliere 1 bustina in mezzo bicchiere d'acqua molto calda e, a piacere, diluire con acqua fredda per raffreddare e dolcificare come si desidera. Non somministrare ai bambini al di sotto dei 12 anni senza il parere del proprio medico curante.

    Controindicazioni

    • Ipersensibilità verso i singoli o più componenti e/o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
    • Pazienti che assumono beta-bloccanti, inibitori delle monoaminoossidasi e antidepressivi triciclici.
    • Pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari.
    • Pazienti con insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica.
    • Pazienti con grave insufficienza epatocellulare.

    Gravidanza e allattamento

    • GRAVIDANZA - Paracetamolo: Studi epidemiologici in donne in gravidanza hanno mostrato che non ci sono controindicazioni nell’uso del paracetamolo quando usato nelle dosi consigliate, ma la somministrazione del preparato in gravidanza e nell’allattamento deve avvenire sotto il diretto controllo del medico. Fenilefrina: dati relativi all’uso della fenilefrina in gravidanza sono limitati.
      La vasocostrizione dei vasi uterini e la riduzione del flusso ematico a livello dell’utero associata all’uso di fenilefrina può dare luogo a ipossia fetale. L’uso della fenilefrina in gravidanza deve essere evitata poiché sono necessarie ulteriori informazioni. Acido Ascorbico:Non ci sono dati controllati relativi all’uso in gravidanza. L’uso dell’acido ascorbico in gravidanza è raccomandato solo quando il beneficio supera il rischio.
    • ALLATTAMENTO - Paracetamolo: Il paracetamolo è escreto nel latte materno ma in quantità clinicamente non significative. I dati disponibili pubblicati non controindicano il suo impiego durante l’allattamento. Fenilefrina Non sono disponibili dati relativi all’escrezione della fenilefrina nel latte materno né sono riportate informazioni relative agli effetti della fenilefrina sui bambini allattati al seno. In assenza di dati disponibili, l’uso della fenilefrina deve essere evitato durante l’allattamento. Acido Ascorbico: L’acido ascorbico è escreto nel latte materno. Non sono noti gli effetti sui bambini allattati al seno. In sintesi l’uso di TACHIFLUDEC non è raccomandato durante la gravidanza e l’allattamento.
    • FERTILITÀ’ - Paracetamolo: Non ci sono evidenze negli studi non–clinici che indicano effetti del paracetamolo sulla fertilità maschile e femminile alle dosi comunemente usate in clinica. Non è stato studiato l’effetto della fenilefrina sulla fertilità maschile e femminile Ci sono sufficienti evidenze che indicano l’importanza dell’acido ascorbico a diversi livelli nel processo riproduttivo. Tuttavia, non sono disponibili dati definitivi nell’uomo sul potenziale clinico della vitamina C.

    Avvertenze

    Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche la voce “Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione”. È sconsigliato l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antiinfiammatori. Per la presenza di sodio, il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti sottoposti a dieta povera di sodio. Per la presenza di saccarosio (3725 mg per bustina in TACHIFLUDEC confezione gusto limone e 3802 mg per bustina in TACHIFLUDEC confezione gusto miele limone), il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio o in caso di deficienza di sucrasi-isomaltasi. Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.

    Interazioni

    • PARACETAMOLO: L’effetto epatotossico del paracetamolo può essere potenziato dall’assunzione di altri farmaci attivi sul fegato, come la zidovudina e l’isoniazide che possono produrre una inibizione del metabolismo del paracetamolo. La somministrazione di probenecid prima di paracetamolo diminuisce la clearance del paracetamolo e l’eliminazione urinaria del paracetamolo solfato e paracetamolo–glucoronide, e aumenta l’emivita del paracetamolo stesso. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Il paracetamolo aumenta l’emivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate può potenziare l’effetto degli anticoagulanti cumarinici (warfarin). Metoclopramide e domperidone possono aumentare l’assorbimento del paracetamolo, mentre esso è ridotto o ritardato rispettivamente dalla colestiramina e dagli anticolinergici.
    • FENILEFRINA: La fenilefrina può antagonizzare l’effetto dei farmaci beta–bloccanti ed antiipertensivi (inclusi debrisochina, guanetidina, reserpina e metildopa) e può potenziare l’azione degli inibitori delle monoaminoossidasi (vedere sezione 4.3). L’uso contemporaneo della fenilefrina con gli antidepressivi triciclici o le amine simpatico mimetiche può aumentare il rischio di effetti di tipo cardiovascolare. La fenilefrina può interagire con la digossina e con glicosidi cardiaci aumentando il rischio di aritmia o infarto, e con gli alcaloide (ergotammina e metilsergide) aumentando il rischio di ergotismo.
    • ACIDO ASCORBICO: L’acido ascorbico può aumentare l’assorbimento del ferro e degli estrogeni. L’acido ascorbico è metabolizzato ad ossalato, e può potenzialmente causare nei pazienti di iperossaluria e calcoli renali attraverso la cristallizzazione dell’ossalato di calcio nei pazienti che tendono a formare calcoli di calcio.
      Interferenze con alcuni test di laboratorio: La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio–ossidasi–perossidasi). L’acido ascorbico può interferire nella misurazione dei parametri ematochimici e urinari (es. urati, glucosio, bilirubina, emoglobina).

    Effetti indesiderati

    Con l’uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. Con i simpaticomimetici (fenilefrina) possono manifestarsi occasionalmente stati di irritazione cutanea, tachicardia, ipertensione e molto più raramente nausea, vomito o anoressia.

    Sovradosaggio

    • Paracetamolo: Alle dosi consigliate, o anche nell'intera fruizione dell'intera confezione, non dovrebbero comparire sintomi da sovradosaggio di paracetamolo. In caso di ingestioni di dose superiori a 15g di paracetamolo, la complicanza più comunemente riscontrata è il danno epatico. I sintomi precoci sono nausea, vomito e dolori addominali. La terapia suggerita prevede una lavanda gastrica a base di antidoti specifici quali acetilcisteina e metionina.
    • Fenilefrina: sintomi tipici di sovradosaggio di fenilefrina sono irritabilità, emicrania e aumento della pressione arteriosa.

    Formato

    Formato da 10 buste.

    Marca:
    Riferimento:
    034358010

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    Cinque stelle

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