Con il termine ulcera peptica si intende una lesione del tessuto di rivestimento del tratto digerente superiore. A seconda dell’area di localizzazione prende il nome di ulcera gastrica, se interessa la parete dello stomaco, o ulcera duodenale se si sviluppa nella parte superiore dell’intestino tenue. Può, inoltre, interessare il tratto terminale dell’esofago e in questo caso si parla di esofagite da reflusso esofageo.
Si riteneva che le cause principali dell’ulcera peptica fossero stress e alimenti speziati ma negli ultimi anni si è confermata l’ipotesi che a scatenarla fosse la presenza di un batterio Helicobacter pylori che, in condizioni normali, non provoca alcuna patologia ma in alcune situazioni può intaccare la mucosa e sviluppare un’infiammazione delle pareti dello stomaco o del duodeno generando un’ulcera. L’Helicobacter pylori è il fattore predominante nell’insorgenza dell’ulcera peptica ma concorrono anche altri fattori quali:
Il sintomo tipico dell’ulcera è il dolore e la sensazione di bruciore avvertita nello stomaco, accompagnato talvolta da nausea e vomito; ha durata variabile e peggiora a stomaco vuoto scatenandosi spesso nel corso della notte.
Generalmente nell’ulcera gastrica il dolore compare subito dopo aver mangiato mentre in quella localizzata a livello duodenale insorge dopo circa 3-4 ore per cui una dieta opportuna risulta di grande aiuto sia nella prevenzione che nella cura dei sintomi. Mentre in passato si consigliava di evitare molti alimenti rendendo la dieta molto limitata e monotona ora i cibi vietati si sono ridotti. Inoltre si sconsiglia di frazionare i pasti in più volte per limitare la secrezione gastrica preferendo 3 pasti normali.
Si raccomanda di non consumare cibi né troppo caldi né troppo freddi limitando in questo modo di danneggiare la mucosa gastrica, di evitare discussioni a tavola e di masticare molto lentamente. Si sconsigliano gli alcolici soprattutto a digiuno, le bevande gassate ed in particolare tutti gli alimenti contenenti particelle in grado di fissarsi sulla lesione ulcerosa (crusca, semini della frutta come kiwi, more, fichi e lamponi). Le ricerche più recenti hanno confermato l’azione protettiva di alcuni alimenti: la banana e il cavolo. La banana stimola la produzione di cellule che ispessiscono la parete dello stomaco cicatrizzando le ferite dell’ulcera mentre il cavolo contiene sostanze in grado di rinforzare la mucosa dello stomaco e sembra avere una azione antibiotica nei confronti dell’Helicobacter pylori il principale responsabile dell’ulcera.
A questi due alimenti si aggiunge la liquirizia che ha la capacità di ridurre l’acidità di stomaco e di favorire la cicatrizzazione della mucosa lesionata. Poiché la liquirizia ha tra i suoi effetti l’innalzamento della pressione sanguigna e la ritenzione idrica deve essere evitata dalle persone che soffrono di pressione alta e dalle donne in gravidanza.
Sono consigliati:
Sono moderatamente consigliati:
Sono sconsigliati: