Cos'è e a cosa serve il saturimetro?

26/01/2021- Pubblicato inI consigli di Farmacie Ravenna

I consigli di Farmacie Ravenna
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Misurare la febbre significa rilevare la temperatura corporea. È fondamentale imparare a misurare accuratamente la temperatura e soprattutto distinguere tra temperatura interna ed esterna. La temperatura interna è superiore di mezzo grado rispetto alla temperatura esterna.
Si può parlare di febbre quando la temperatura corporea supera i 37 gradi se misurata per via cutanea, ossia ascellare o inguinale, oppure quando supera i 37,5 gradi se misurata per via rettale od orale.

Dove misurare la febbre?

  • La temperatura rettale è quella che meglio rappresenta la temperatura interna: la misura media è pari a 37°C con variazione massima di più o meno 0,5°C. La temperatura ambientale non influisce sulle misurazioni rettali, che possono essere effettuate su pazienti di qualsiasi età. Tuttavia, questo vantaggio è associato ad una procedura un po' scomoda;
  • La temperatura sottolinguale è di circa 0,2-0,5°C inferiore a quella rettale. La procedura di misurazione è semplice e rapida, ma l'accuratezza può essere compromessa dall'assunzione di bevande calde e fredde o dalla bradipnea, cioè da una diminuzione della frequenza degli atti respiratori, che è in grado di creare un falso aumento della temperatura;
  • Il valore della temperatura ascellare è pari a 36,6°C ± 0,5°C, quindi lievemente più bassa della temperatura centrale. In genere, è la misurazione più confortevole per i pazienti, ma è considerata poco accurata, perché è sensibile alla temperatura dell'ambiente. 

La temperatura più affidabile sarebbe quella esofagea inferiore misurata attraverso apposite sonde.
Per i pazienti più piccoli è possibile ricorrere alla misurazione della temperatura timpanica, che tende ad essere di 0,8°C inferiore al valore rettale. La procedura è comoda, semplice e si avvale di termometri a raggi infrarossi auricolari, che grazie alla speciale forma a cono della sonda, possono essere inseriti nell'orecchio.

Febbre: come misurarla

La temperatura cutanea o frontale viene rilevata mediante dispositivi che impieganoraggi infrarossi per rilevare la temperatura della fronte per contatto o a distanza, mediante un puntatore ottico. Tuttavia, la loro affidabilità è discussa.
Lo strumento che ci permette di misurare la febbre è il termometro, del quale esistono diversi tipologie.
Prima di utilizzare uno di questi strumenti è bene pulirne con cura la punta con acqua e sapone o con alcool

  • Il termometro a gallio, che può essere usato per via rettale o ascellare, è un tipo di termometro che contiene una lega non tossica di stagno, gallio e indio ed è considerato un'alternativa valida al tradizionale termometro a mercurio;
  • Il termometro digitale registra la temperatura corporea utilizzando dei sensori. La misurazione della temperatura è rapida e il display digitale è semplice da leggere. Questo tipo di termometro digitale può essere usato in diverse sedi per via rettale o ascellare;
  • Il termometro a infrarossi, cutaneo o auricolare, misura il calore emesso dalle superfici corporee. La misurazione è rapida e confortevole poiché è possibile effettuarla anche a distanza, senza nessun contatto con la pelle, per questo solitamente viene utilizzato ad esempio per non svegliare il bambino che dorme;
  • Il termometro hi tech, di ultima generazione, tramite una connessione bluetooth, trasmette direttamente allo smartphone la temperatura. Può essere utilizzato per il controllo continuo dell'andamento della febbre.

Che cos'è il saturimetro e a cosa serve?

Un nuovo strumento diagnostico che oggi è presente in molte case italiane è il saturimetro o pulsossimetro.
Il saturimetro è un piccolo dispositivo che permette di misurare rapidamente e in modo non invasivo la saturazione dell’ossigeno nel sangue e contemporaneamente di rilevare la frequenza cardiaca, dando informazioni preliminari su parametri vitali legati alla funzionalità respiratoria e cardiaca. E' un dispositivo davvero facile da utilizzare e permette misurazioni completamente automatizzate.

Come funziona il saturimetro

Per far funzionare il saturimetro basta seguire questi semplici passaggi:

  • accendere lo strumento;
  • posizionare il saturimetro a forma di pinza su un dito (in genere si posiziona sull'unghia);
  • avviare la misurazione (di solito basta premere un tasto);
  • leggere il risultato sul display.

Una curiosità di cui non tutti sono al corrente è che il pulsossimetro può essere posizionato anche sul lobo dell'orecchio.

Saturimetri e termometri consigliati

Ecco alcuni prodotti consigliati tra saturimetri e termometri:

Pulsossimetro Fox-250

Pulsossimetro Fox-250

Strumento per misurare il livello di saturazione di ossigeno nel sangue ed il ritmo cardiaco. Il suo utilizzo è davvero semplice ed intuitivo.  

Termometro Infrarossi Senza Contatto Ufr103 Rilevazione Temperatura

Termometro Infrarossi Senza Contatto Ufr103 Rilevazione Temperatura

Termometro ad infrarossi frontale che utilizza una tecnologia avanzata a infrarossi (IR) per misurare la temperatura istantaneamente e accuratamente sulla fronte o sull'oggetto

Corman Medipresteril Termometro Ecologico

Corman Medipresteril Termometro Ecologico

Completamente prodotto in Germania, il termometro a gallistano MediPresteril è una soluzione semplice per la misurazione della temperatura.

Guna Nux Vomica Homac 30 ml Gocce Heel Digestione

Termometro Colpharma Senza Contatto FT3010

Termometro multifunzione con tecnologia a infrarossi che può essere utilizzato per misurare la temperatura frontale (modalità temperatura corporea) o la superficie degli oggetti (modalità temperatura superficie).

Come leggere i valori del pulsossimetro

Il pulsossimetro fornisce i valori di saturazione di ossigeno in percentuale di emoglobina legata a quest'ultimo.

  • Valori compresi fra 95% e 100%, generalmente, sono considerati normali, anche se un valore di saturazione di ossigeno del 100% può essere indice della presenza di iperventilazione;
  • Valori compresi fra il 90% e il 95%, invece, sono associati ad una live ipo ossigenazione;
  • Valori inferiori al 90%, infine, indicano la presenza di un'ipossiemia per la quale sarà necessario sottoporsi ad analisi più approfondite, dopo aver contattato il medico.

Pulsossimetri: quali sono i possibili limiti?

La misurazione però presenta dei limiti. Se il paziente presenta vasocostrizione periferica, l'afflusso di sangue trasportato può risultare ridotto, di conseguenza il pulsossimetro potrebbe eseguire misurazioni errate. Se il paziente è affetto da un'anemia piuttosto severa, il pulsossimetro potrebbe segnalare valori di saturazione elevati anche quando la quantità di ossigeno nel sangue è insufficiente.
I movimenti del paziente, volontari o involontari che siano, possono alterare i risultati della pulsossimetria. La presenza di smalto colorato sulle unghie del paziente, in particolare, smalto nero, blu o verde, può interferire con la lettura.

Infine, va precisato che la pulsossimetria è in grado di determinare la percentuale di emoglobina legata, ma non discrimina a quale tipo di gas essa è legata.
In condizioni normali l'emoglobina si lega all'ossigeno, quindi quando si esegue la pulsossimetria si presume che trasporti ossigeno.
Tuttavia, esistono situazioni in cui l'emoglobina si lega anche a un altro tipo di gas: il monossido di carbonio (CO). Questo è ciò che avviene, ad esempio, nel caso delle intossicazioni da monossido di carbonio.
Ad ogni modo, sono stati e sono tuttora in via di sviluppo pulsossimetri più complessi.